mercoledì 28 febbraio 2018

Carmen - La stella del Circo Siviglia / Habanera




Habanera 
(I Clown del circo con guanti bianchi e luce ultravioletta)


Alla fine dell'Habanera Carmen si accorge che José sta facendo qualche cosa.

Carmen: Habanera



L’Habanera della Carmen è una delle più celebri arie dell’opera lirica, famosissima in tutto il mondo. Georges Bizet la compose ispirandosi all’habanera "El Arreglito", allora di moda nei cabaret, pensando si trattasse di una musica popolare; solo dopo venne a sapere che questo brano era stato composto solo pochi anni prima da Sebastián Iradier; Bizet allora aggiunse una nota allo spartito, in cui accreditava la sua fonte.

Carmen è l’ultima operaia ad uscire dalla fabbrica di tabacco: tutti stanno aspettando lei, tutti non hanno occhi che per lei, la bella zingara. Ma Carmen non si lascia conquistare da nessuno: non crede molto alla costanza dell’amore. In questa celeberrima Habanera (una danza dal ritmo lento, di origine spagnola) esprime la sua visione dell’amore: l’amore è come un uccello ribelle, nessuno può addomesticarlo; o come un piccolo zingaro, che non conosce legge. Don José è l’unico che non fa caso a lei, ed è proprio per questo che attira la sua attenzione: “Se tu non mi ami, io ti amo; se io ti amo, stai attento a te! “…


♬♬♬

L'amour est un oiseau rebelle est une aria sur le rythme d'une habanera du premier acte de l'opéra de 1875 Carmen de Georges Bizet.

Cet air est fortement inspiré d'une œuvre de Sebastián Iradier, El Arreglito (Le Petit Arrangement), interprétée en 1863 par la soprano Mila Traveli au Théâtre impérial italien de Paris.

C'est la première fois que le public découvre le personnage de Carmen, cigarière à la manufacture des tabacs de Séville.

La chanson est très populaire et on l'a utilisée pour divers films et publicités.

Source: Wikipédia

Azzate: Opera Domani - Carmen. La stella del Circo Siviglia

Gli studenti della
Scuola Secondaria di I grado "L. da Vinci" di Azzate
assisteranno,
il 18 aprile 2018,
presso il Teatro Apollonio,
allo spettacolo 

CARMEN

LA STELLA DEL CIRCO SIVIGLIA

Opéra-comique in quattro atti. Musica di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella omonima di Prosper Mérimée

Prima rappresentazione Opéra Comique di Parigi, 3 marzo 1875




“Carmen è una storia di amore e libertà.

Le due tematiche non sono separate perché una condizione determina l’altra. Tutti i personaggi principali della vicenda sono innamorati di qualcuno. C’è un filo rosso che li lega, ma proprio l’amore sarà la causa dell’apparente tragico finale.

La prima cosa importante di cui tenere conto è la natura della protagonista. Carmen è una gitana, e in quanto tale appartiene agli spiriti liberi che non riescono a stare fermi in un posto per tutta la vita e hanno bisogno di essere liberi di muoversi e non avere punti fissi. La libertà quindi è uno stato al quale Carmen non può fuggire e per rimanere libera è disposta ad accettare la sua morte come predetto dalle carte. Carmen vuole essere libera di amare chi vuole, non ha un carattere romantico: è passionale e istintiva.

José invece non è libero, ha un carattere più conservativo. È colui che deve fare rispettare le regole e la legge e proprio per questo non riesce ad accettare che Carmen si possa allontanare da lui e ne pagherà le conseguenze.

Il tema della libertà mi ha spinto ad ambientare l’opera in un CIRCO e in particolare il Circo Siviglia per non perdere quel clima spagnolo che contraddistingue la vicenda e la musica.

Ecco allora che l’intera vicenda è letta come un grande show circense dove Carmen è la star. Il suo numero di ballo e magia è il più atteso. Trasformare Carmen da sigaraia a maga è un modo per rendere più chiaro a un pubblico giovane il fascino e il mistero che la circondano e far capire perché tutti si innamorano di lei.

Anche gli altri personaggi sono tutti legati al mondo del circo. L’unico esterno è José: è il “nuovo” che non conosce le dinamiche e la natura del popolo di circensi. Ecco perché non riesce a comprendere le scelte di Carmen, quando invece Escamillo, essendo anche lui uno spirito libero, pur essendo innamorato di Carmen, comprende le sue decisioni e la lascia libera.

José imparerà poi che bisogna accettare le cose che ci accadono, belle o brutte che siano, e non possiamo obbligare gli altri ad essere e fare quello che non sono e non si sentono.”

Andrea Bernard, Regista XXII Edizione Opera Domani


Opera domani
Progetto per la produzione di opere liriche introdotte da percorsi didattici - 2017/18
XXII edizione


Pour en savoir plus : Opera domani... Lo spettacolo

venerdì 23 febbraio 2018

Il nuovo Esame di Stato della scuola secondaria di I grado: la prova scritta di lingue straniere




Livelli del QCER, traguardi per lo sviluppo delle competenze e finalità

L’art.9 del decreto 741/2017 e la successiva Nota Ministeriale n.1865 del 2017 (§ 4 pag.6) dispongono sulla prova scritta di lingua inglese e di seconda lingua comunitaria per l’esame di Stato di I ciclo, prova che sarà destinata ad accertare le competenze di comprensione e produzione scritta. Il decreto per tali competenze fa riferimento ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, rintracciabili anche all’interno delle Indicazioni Nazionali per il curricolo di cui al D.M. n.254 del 2012.

I livelli considerati sono l’A2 per l’inglese e l’A1 per la seconda lingua comunitaria e riportano i seguenti descrittori:

A2 Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

A1 Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede). È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

Le prove d’esame, predisposte dalla commissione, indicate nell’art.5 del decreto, sono “coerenti con i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” e devono perseguire le finalità di cui all’art.6 ovvero “verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall’alunna o dall’alunno, anche in funzione orientativa, tenendo a riferimento il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze previsti per le discipline dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”.

Strutturazione della prova

Il comma 2 dell’art.9 del decreto 741 fornisce indicazioni sulla strutturazione della prova che sarà articolata in due sezioni distinte, rispettivamente per l’inglese e la seconda lingua comunitaria; lo stesso principio dell’articolazione in due sezioni è espresso nell’art.6 comma 3 lett. c.

Valutazione della prova

Circa la valutazione delle prove, il decreto 741 rinvia all’art.12 che così determina: “alla prova di lingua straniera, ancorché distinta in sezioni corrispondenti alle due lingue studiate, viene attribuito un unico voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali”.

L’attribuzione di un unico voto alla prova scritta di lingue straniere presuppone che la commissione d’esame, nella seduta preliminare, debba definire i criteri comuni per la correzione e la valutazione delle stesse (art.5 comma 6). Anche nell’art.8 del decreto 62 è espresso lo stesso principio.

Tipologie di prove e predisposizione delle tracce

Le tracce delle prove indicate nell’art.9 riguardano le seguenti tipologie:

a) questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta;

b) completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole,

oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;

c) elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione,

personaggi e sviluppo degli argomenti;

d) lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di

vita quotidiana;

e) sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.

La Nota Ministeriale n.1865/2017 ha chiarito che le tipologie di prove “possono essere anche tra loro combinate all’interno della stessa traccia”.

Nello stesso articolo 9 si rimarca che la commissione predispone almeno tre tracce in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per il curricolo, con riferimento alle tipologie in elenco ponderate sui due livelli di riferimento. L’invito a calibrare le prove sui due livelli del Quadro Comune europeo di riferimento (A2 lingua inglese e A1 seconda lingua comunitaria) rinvia al rispetto delle competenze previste per ciascun livello considerato.

Altro punto importante espresso nel decreto (art.6) è la predisposizione delle tracce che avviene in sede di riunione preliminare sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.

Ai sensi dell’art.9 comma 5 il sorteggio della traccia da proporre ai candidati avviene il giorno della sua effettuazione.

Durata della prova

L’art.5 del decreto 741 si sofferma sulla durata oraria di ciascuna prova scritta che non deve superare le quattro ore, così anche per le lingue straniere.

Prova scritta per gli alunni che svolgono potenziamento della lingua inglese o dell’italiano per gli alunni stranieri

Il decreto 741, all’art.9, fissa quanto segue: “per le alunne e gli alunni che utilizzano le due ore settimanali di insegnamento della seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per potenziare l’insegnamento dell’italiano per gli alunni stranieri, la prova scritta fa riferimento ad una sola lingua straniera".

La prova scritta di lingue straniere per gli alunni con disabilità certificata e con disturbi specifici di apprendimento

L’art.14 del decreto 741 stabilisce che la sottocommissione predispone, prove differenziate idonee a valutare i progressi del candidato con disabilità in rapporto ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame di Stato e del conseguimento del diploma finale.

Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, lo svolgimento dell’esame di Stato è coerente con il piano didattico personalizzato predisposto dal consiglio di classe. Nella valutazione delle prove scritte, la sottocommissione, adotta criteri valutativi che tengano particolare conto delle competenze acquisite sulla base del piano didattico personalizzato.

All’art.14 il decreto definisce che per gli alunni con disabilità e con DSA è consentito, durante le prove d’esame, per i primi l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio professionale o tecnico loro necessario, utilizzato abitualmente nel corso dell’anno scolastico per l’attuazione del piano educativo individualizzato, o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove e per i secondi l’utilizzazione di strumenti compensativi, quali apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano stati previsti dal piano didattico personalizzato, siano già stati utilizzati abitualmente nel corso dell’anno scolastico o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame di Stato, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.

Dispensa dalla prova scritta o esonero dall’insegnamento della lingua straniera per gli alunni con DSA

L’art.14 del decreto 741 indica che per i candidati la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento abbia previsto la dispensa dalla prova scritta di lingue straniere, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva di tale prova.

Nel caso in cui la certificazione di disturbo specifico di apprendimento abbia previsto l’esonero dall’ insegnamento delle lingue straniere, la sottocommissione predispone per il candidato, se necessario, prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell’esame di Stato e del conseguimento del diploma. Su quest’ultimo punto dell’esonero, la Nota ministeriale 1865, specifica che esso può riferirsi a una o entrambe le lingue straniere e che le prove differenziate “vengono definite sulla base del piano didattico personalizzato”.




giovedì 22 febbraio 2018

Il Mercatino Regionale Francese a Varese (2018)

Un angolo di Francia
a Varese,
in piazza Monte Grappa,
da oggi fino a domenica.


Orari:
giovedì dalle 12.00 alle 20.00
venerdì, sabato e domenica dalle 09.00 alle 20.00


Riporto il bell'articolo che VareseNews dedica all'evento:

"Dal 22 al 25 febbraio, Piazza Monte Grappa a Varese, ospita il Mercatino Regionale Francese.

Profumi, sapori e colori d’oltralpe, tutti prodotti di qualità e della tradizione francese.

Oltre ottanta i tipi di formaggi, da abbinare a un’ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d’Oltralpe.

Per i più golosi ci saranno i biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, cioccolatini dai gusti raffinati e i macarons, i dolci preferiti da Re e Imperatori.

Lo stand delle spezie si presenterà al pubblico come una grande tavolozza di colori e a completare l’offerta non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati nello spazio della Boulangerie.

In questo piccolo angolo di Francia non mancherà l’artigianato tipico, con un’ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, tovaglie provenzali e tanto altro ancora."


mercoledì 21 febbraio 2018

"Kirikou et la sorcière" (1998), un film de Michel Ocelot




Kirikou et la sorcière est un film d'animation célèbre dans le monde entier, sorti en 1998. Le réalisateur est Michel Ocelot et la musique originale est de Youssou N'Dour, chanteur sénégalais à la renommée internationale.

Adapté d'un conte africain, le film raconte les aventures de Kirikou, un garçon minuscule mais à l'intelligence et à la générosité hors du commun, dans sa lutte contre la sorcière Karaba, qui tyrannise les habitants du village à l'aide de ses pouvoirs maléfiques et d'une armée de fétiches. Par son scénario, ses graphismes, sa musique et ses doublages, Kirikou s'inspire au plus près des cultures de l'Afrique de l'Ouest.

Kirikou habite dans un village d'Afrique, dont les habitants vivent dans la terreur, à cause de Karaba. Comme tous les hommes du viillage, Kirikou veut combattre la sorcière, mais il veut surtout savoir pourquoi elle est si méchante. Il part donc chercher le vieux sage - qui est aussi son grand-père - pour trouver la réponse à sa question. Il découvre ainsi que Karaba souffre à cause d'une épine dans le dos. Courageux, il décide alors de l'aider : il saute sur son dos, enlève l'épine et libère Karaba de sa douleur. C'est à partir de ce moment-là que la sorcière arrête d'être méchante et Kirikou devient un adulte.

Kirikou et la Sorcière a été suivi d'un deuxième film, Kirikou et les Bêtes sauvages, sorti en 2005, qui raconte d'autres aventures de Kirikou prenant place pendant les événements du premier film, puis d'un troisième film sur le même principe, Kirikou et les Hommes et les Femmes, fin 2012.

Le personnage de Kirikou a également été décliné sur d'autres supports tels que des livres pour la jeunesse, un jeu vidéo et des films documentaires.


Pour en savoir plus :

La naissance du cinéma d'animation : "Pauvre Pierrot" d'Émile Reynaud (1892)

Le cinéma d'animation est né en France à la fin du XIXe siècle.

Le 28 octobre 1892, le français Émile Reynaud projette le premier dessin animé, au Musée Grévin de Paris : il s'agit de "Pauvre Pierrot". Ce court métrage fait partie des « Pantomimes lumineuses ».


Il utilise le procédé du théâtre optique, permettant à Reynaud de projeter un film peint à la main directement sur la pellicule, en couleur, alors que le cinématographe n'existait pas encore : en effet, on devra attendre l'année 1895 pour la première projection des frères Lumière.

Depuis 2002, au mois d'octobre, il y a la Fête du cinéma d'animation, et le 28 octobre c'est la date de la Journée mondiale du cinéma d'animation.